Se analizziamo nel dettaglio una bicicletta gravel scopriamo che adotta un maggior drop tra mozzo delle ruote e movimento centrale, per aumentare la stabilità. Utilizza un angolo piantone leggermente più disteso per distribuire meno carico sull’avantreno, evitando il sottosterzo nelle curve strette sulla “ghiaia” e, conseguentemente un carro posteriore leggermente più lungo, utile anche per alloggiare una ruota con un copertone più generoso.
Il ciclista deve in parte adattarsi a queste geometrie e contemporaneamente deve adottare una posizione che aumenti la sicurezza di guida senza pregiudicare la velocità ed il comfort.
In primo luogo è necessario riposizionare la sella mantenendo un angolo del ginocchio come nella bici da strada ma con un diverso orientamento. Adottando una posizione della sella più bassa e leggermente più arretrata si può mantenere lo stesso range di escursione del ginocchio ma diventa più facile mettere il piede a terra per correggere la traiettoria in caso di perdita del controllo come accade frequentemente sulla ghiaia o nei terrapieni.
La forcella leggermente più lunga favorisce una riduzione del drop tra sella e manubrio, ma questa caratteristica risulta molto utile per aumentare la guidabilità del mezzo. Un manubrio più alto rende estremamente più manovrabile la bicicletta anche a basse velocità e con angoli di curvatura stretti.
Riguardo al manubrio è necessario scegliere forme che aumentino la sicurezza dell’impugnatura quando la mano è sotto la curva. Le sollecitazioni prodotte delle asperità del terreno possono far perdere il contatto tra la mano ed il manubrio con conseguenze pericolose.
Manubri con un accentuato Drop Flare (23° – 24°) facilitano l’impugnatura garantendo al contempo un’ottima manovrabilità. Anche se gli “stradisti amatoriali” non amano mettere le mani sotto la curva del manubrio ma prediligono erroneamente tenere le mani sulle leve dei freni, su una bici gravel diventa inevitabile mantenere le mani sotto.
Adottando un setting come descritto il tronco risulterà più esteso e allineato con il piano del bacino, cambiando le aree di contatto tra sella-fondoschiena.
Selle più corte che facilitano i movimenti quando si è in piedi sui pedali e, imbottiture generose, ma estremamente leggere, garantiscono una seduta ottimale per il mondo gravel.